Curiosità CSR Manager
Sapevi che in Italia nel 2018, erano quasi 3 milioni le persone che lavoravano nella green economy? Un numero pari al 13,1% dell’occupazione complessiva (Fondazione Symbola – Unioncamere, GreenItaly 2017). La responsabilità sociale d’impresa (la cosiddetta Csr, Corporate Social Responsibility) offre realmente opportunità professionali per i giovani.
Ma come si diventa “manager della sostenibilità”? In particolare, sono 5 le capacità specifiche che non devono assolutamente mancare: ascolto, dedizione, dialettica, disponibilità, engagement.
Ad individuare queste caratteristiche del perfetto Csr Manager è il network CSRnatives, una rete di oltre 200 giovani laureandi e neolaureati provenienti da tutta Italia appassionati di sostenibilità.
Ma come si vede un CSR manager?
La maggior parte dei CSR manager utilizza il termine “motore del cambiamento” in quanto pensa al suo lavoro come una funzione di supporto, che può aiutare l’azienda a ripensare il proprio modo di fare business. Si definisce anche un innovatore, un opinion leader un accompagnatore al cambiamento.
Ma la maggior parte di loro racconta il proprio ruolo in modi diversi a seconda degli interlocutori, del contesto e dell’argomento trattato. Questa strategia consente di adattare il proprio ruolo a diverse situazioni e dà un’idea dinamica del lavoro del CSR manager. Allo stesso tempo, la molteplicità di repertori e significati può ingenerare il rischio che la figura professionale non sia percepita come ben definita, sia dagli stessi titolari del ruolo che da altri attori organizzativi.