Social Farming in Sicilia: il progetto di agricoltura sociale
C’è sempre un buon motivo per andare in Sicilia, ed ogni viaggio nell’isola mi regala nuove suggestioni da parte di una terra sconfinatamente bella, fertile e generosa.
L’ultima visita la devo alla presentazione di un progetto che mette al centro un prodotto simbolo di questa meravigliosa terra: sua maestà “gli agrumi di Sicilia”.
Il progetto in questione si chiama “Social Farming, agricoltura sociale per la filiera agrumicola Sicilia”, mira a formare nuove figure specializzate per la promozione del comparto agrumicolo siciliano, il tutto è rivolto alle fasce più deboli, è una vera azione sociale che può regalare nuovi obiettivi e stimoli a chi in questo momento, per varie ragioni, vive di difficoltà. Ed il beneficio non sarà solo del singolo ma della comunità tutta, questo è l’aspetto rivoluzionario.
Sono un appassionato di “bellezza”e di “sapienza”, ho sempre creduto che lo sviluppo e la valorizzazione di un territorio debba passare attraverso la valorizzazione dei prodotti simbolo del territorio stesso. Qui in Sicilia si sta facendo un gran lavoro sul comparto agrumicolo, “Social Farming” ne è l’ultimo esempio.
Le parole chiave dell’iniziativa raccontano già tutto: formazione e coesione sociale, sostenibilità ambientale e innovazione per sostenere il comparto agrumicolo siciliano.
I percorsi formativi individuati sono quattro, tutti rivolti a giovani, donne, soggetti svantaggiati e immigrati, tutto con il fine di creare professionalità specializzate nella gestione di imprese agricole multifunzionali, anche con riguardo all’accoglienza turistica e al turismo rurale, nella trasformazione dei prodotti agrumicoli a livello industriale o artigianale, nella manutenzione degli agrumeti sino alla creazione di cooperative che possano avviare queste attività in proprio o offrire servizi alla filiera. Il tutto prenderà il via dal 26 maggio con una serie di seminari e workshop in diverse località della Sicilia. Palermo, Ribera, Siracusa, Catania e Barcellona Pozzo di Gotto.
Si tratta di un progetto ambizioso e lungimirante promosso dal Distretto Agrumi di Sicilia (una virtuosa cerniera tra il comparto agrumicolo siciliano e le imprese, i consorzi e le rappresentanze territoriali: tutti uniti nell’obiettivo di mettere in atto la strategia migliore per sostenere la produzione, la trasformazione e la commercializzazione degli agrumi siciliani, in Italia ed all’estero) e dall’Alta Scuola ARCES, realizzato e reso possibile grazie al contributo ed al concreto sostegno di The Coca-Cola Foundation.