A Palermo un’agenzia per il lavoro specializzata nel settore dell’ICT
“Oggi le aziende ricercano profili sempre più specializzati nell’ambito della programmazione informatica e nella gestione dei dati e dei flussi informativi. Solo nel mese di ottobre sono state pubblicate oltre 2.000 offerte di lavoro” dichiara Emmanuel Nocera, coordinatore dell’Agenzia per il Lavoro di ARCES.
Negli ultimi decenni, ICT e Innovazione hanno invaso tutti i settori della vita e dell’economia, rivoluzionando tutti i modelli produttivi e generando nuove opportunità di crescita e di occupazione. È obiettivo della nostra Agenzia per il Lavoro contribuire a soddisfare tale domanda di lavoro specializzata nel territorio siciliano.
Le aziende hanno bisogno di essere competitive e nonostante tutti i posti di lavoro offerti, purtroppo ancora oggi non si riesce ad investire correttamente nella formazione in questo settore, soprattutto nel sud Italia, in particolare in Sicilia.
Per rispondere ai fabbisogni delle aziende, ARCES ha avviato, in collaborazione con ANPAL, il Progetto GPS – Giovani Programmatori e Sviluppatori che ha l’obiettivo di guidare i NEET verso le professioni digitali come ad esempio Programmatori java, Sviluppatori App Android, Web Developer o Data Scientist.
Ma cos’è l’APL?
“È l’Agenzia per il Lavoro di ARCES ed è la prima ad essere stata riconosciuta con l’Accreditamento Regionale del 2015, di fatto, ampliando i servizi del Centro di Orientamento già attivo in ARCES fin dagli anni ’80”, spiega Nocera.
Perché per così tanta richiesta ci sono così poche figure professionali? Esistono dei percorsi formativi per tali figure?
“Le professioni digitali hanno avuto una crescita esponenziale e anche in Sicilia è tra i settori in cui non si riesce a soddisfare il fabbisogno occupazionale delle aziende, come tra l’altro viene confermato anche nel mese di ottobre dal bollettino Excelsior/Unioncamere sui fabbisogni occupazionali.
Secondo lei qual è il motivo per iscriversi ad un corso innovativi nel settore ICT, rispetto ad altre opportunità?
“Queste sono professioni ad alta occupabilità, che trainano il mercato del lavoro. I ragazzi, soprattutto dopo il diploma, non percepiscono questa occasione come una concreta chance di lavoro. Il nostro compito deve essere quello di orientare i giovani affinché vivano la digital transformation da protagonisti, cogliendo le opportunità di lavoro e di crescita professionale”.
Perché la scelta di proporre corsi gratuiti nel settore ICT?
“Per ridurre il gap digitale dobbiamo rivolgerci sia a chi vuole intraprendere un percorso nelle professioni ICT, ma anche a chi ha già intrapreso questo percorso e vuole specializzarsi ulteriormente.
ARCES col progetto GPS vuole fornire l’opportunità di formarsi gratuitamente sia come programmatore che come sviluppatore nel campo dell’ICT. Il progetto prevede quattro percorsi di formazione da 180 ore e ognuno offre la possibilità di ottenere una certificazione internazionale.